Cosa fare prima di un intervento di chirurgia refrattiva: la guida completa

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I difetti refrattivi sono un problema molto comune nella popolazione, che vanta una percentuale molto alta di pazienti che soffrono di disturbi della vista. Tra miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia, sono in molti ad aver bisogno di occhiali e lenti a contatto. L’avanzamento tecnologico nel campo della medicina oftalmica ha però permesso la nascita di strumentazioni all’avanguardia sempre più precise e affidabili. Per questo motivo la chirurgia refrattiva è una soluzione ai difetti visivi sempre più impiegata, rapida, sicura e adatta a diverse fasce d’età.

Ecco tutto ciò devi sapere se vuoi sottoporti a un intervento laser per correggere questi difetti, con un focus sugli accorgimenti da prendere in preparazione all’intervento agli occhi!

esami pre operatori necessari chirurgia refrattiva

Esami pre-operatori necessari

Il primo passo per approcciarsi alla chirurgia refrattiva è sottoporsi a una visita oculistica, che permetterà alla tua clinica di riferimento di valutare la tua idoneità. 
Ma quali sono gli esami necessari che compongono questo iter preliminare?

Visita oculistica preliminare

Se soffri di un disturbo visivo da anni e hai deciso di approcciarti alla chirurgia refrattiva, è molto probabile che tu abbia condotto già delle ricerche approfondite sull’argomento, scoprendo molto sul mondo della tecnologia laser. È probabile anche che tu sappia che questi interventi per la correzione dei difetti visivi sono estremamente precisi e sicuri, rapidi nel loro svolgimento e nel recupero post operatorio. 

Malgrado queste rassicurazioni, è comunque sempre fondamentale rivolgersi a una clinica specializzata e sottoporsi a una visita oculistica di idoneità, che permetterà all’equipe medica di stabilire se potrai effettuare l’intervento.

La valutazione si svolge in modo simile a una classica visita di routine, ma con degli esami preoperatori per gli occhi aggiuntivi. I medici raccoglieranno tutte le informazioni rilevanti sulla tua storia clinica, per poi passare ai test veri e propri:

  • Autorefrattometria: consiste nella misurazione del visus per valutare l’entità del difetto visivo e la presenza di altre patologie. 
  • Tomografia: si tratta di un esame non invasivo tramite tecnologia laser o a infrarossi, che permette di visualizzare alcune parti dell’occhio, per valutare il loro stato di salute e la presenza di eventuali patologie.  
  • Pupillometria: tramite uno strumento chiamato pupillometro si misura la grandezza della pupilla in fase statica e in movimento.
  • Tonometria: questa misurazione non invasiva serve per misurare la pressione interna dell’occhio, un aspetto molto importante per la salute del nervo ottico e per la diagnosi del glaucoma

Fondo oculare: l’esame del fondo oculare consiste nell’applicazione di un particolare collirio che allarga la pupilla e permette all’oculista di valutare lo stato del vitreo, della retina e del nervo ottico alla ricerca di eventuali problematiche.

Test specifici per la cornea

La cornea è l’elemento più interessato dai difetti visivi, motivo per qui deve essere sottoposta a test specifici. Tramite la sua analisi è possibile valutare il suo spessore, lo stato di salute e individuare eventuali problematiche che potrebbero precludere l’intervento di chirurgia refrattiva
La valutazione corneale si svolge attraverso i seguenti esami: 

  • Topografia corneale: permette di mappare l’esatta curvatura della cornea e di diagnosticare eventualmente il cheratocono, una patologia progressiva che riguarda questa parte dell’occhio. 
  • Conta endoteliale: detta anche biomicroscopia corneale, questo esame prevede l’analisi dello strato più profondo della cornea, per esaminare le cellule che lo compongono. 
  • Pachimetria: esame che consiste nella misurazione dello spessore della cornea della pressione dell’occhio, per verificare la presenza di problematiche che potrebbero impedire l’intervento.
  • Cheratometria: utilizzata nello specifico in caso di astigmatismo, questo test serve a misurare l’entità del disturbo attraverso uno strumento chiamato oftalmometro. Permette inoltre di diagnosticare in modo molto precoce il cheratocono.

Questa serie di esami preoperatori agli occhi è molto importante per permettere al paziente di accedere all’intervento per la miopia, l’ipermetropia, l’astigmatismo e la presbiopia senza complicazioni, Attraverso questi test è anche possibile capire quale sia la tecnica laser migliore per la propria situazione. 

Qualora l’idoneità non fosse confermata, il medico oculista potrebbe valutare delle vie alternative per correggere i difetti refrattivi. 

Come prepararsi all’intervento

Una volta stabilita la tua idoneità all’intervento, ci sono alcuni piccoli accorgimenti da prendere prima di recarti presso la clinica. Ecco quali!

Indicazioni mediche pre-operatorie

La preparazione per l’intervento agli occhi non richiede cose particolari, ma è importante prestare attenzione ad alcuni aspetti per fare in modo che l’occhio arrivi sano e riposato in sala operatoria. Molte di queste indicazioni sono indicate nel consenso informato per la chirurgia, che andrà compilato e consegnato in clinica il giorno dell’operazione.

Uno dei più importanti consigli pre-operatori riguarda l’utilizzo delle lenti a contatto, che deve essere sospeso nelle due settimane precedenti all’intervento. Questo perché la lente tende ad alterare provvisoriamente la forma della cornea, andando a interferire con le misurazioni previste per l’intervento. Inoltre questo sistema correttivo potrebbe irritare l’occhio. Sia nei giorni precedenti, sia il giorno stesso, va inoltre evitato il trucco sugli occhi (nonché creme, sieri, profumi e simili), per fare in modo che nessuna particella estranea intacchi la superficie dell’organo. 
Per evitare irritazioni, infiammazioni, infezioni e secchezza è bene non esporsi a luoghi polverosi o molto ventosi, e non entrare in contatto con persone affette da congiuntivite o altre problematiche virali. 

L’intervento è precluso infine a donne in stato i gravidanza o allattamento, per via dei cambiamenti ormonali che avvengono in queste fasi.

Dieta e farmaci da evitare

La preparazione per l’intervento agli occhi non richiede particolari attenzioni per quanto riguarda la dieta da seguire. Non è infatti previsto un digiuno o un’alimentazione specifica. In linea di massima ti sarà sufficiente evitare gli alcolici, non assumere troppa caffeina e consumare un pasto non troppo pesante o ricco di grassi. È inoltre opportuno mantenersi ben idratati, per ridurre l’eventuale secchezza oculare. 

Per quanto riguarda i farmaci, le controindicazioni cambiano di caso in caso, motivo per cui è molto importante comunicare all’equipe medica tutti i medicinali assunti in modo continuativo oppure occasionale prima dell’intervento (anche antidolorifici o pillole anticoncezionali), in modo da svolgere un intervento chirurgia refrattiva sicuro e non interferire in alcun modo con l’anestesia locale agli occhi

Cosa portare il giorno dell’intervento

Quando ti recherai in clinica per l’intervento di chirurgia refrattiva dovrai portare con te una serie di documenti utili. A seconda della clinica e delle esigenze del personale questi ultimi potrebbero cambiare, perciò assicurati di farti comunicare con precisione tutto il materiale necessario in preparazione all’intervento agli occhi

In genere i documenti richiesti consistono nei referti della visita di idoneità, ed eventualmente di altre visite precedenti, se rilevanti. Non dimenticare inoltre i documenti identificativi e il consenso informato fornito dalla clinica, compilato in ogni sua parte e firmato. 
È opportuno che tu ti faccia accompagnare da un familiare o un conoscente – che attenderà in sala d’attesa – per avere un supporto durante il rientro, così come è consigliato procurarsi un paio di occhiali da sole di buona qualità, per proteggere l’occhio dalla luce una volta terminato l’intervento. Nel caso di Vista Vision ti verrà offerto direttamente il giorno dell’intervento.

Rischi e benefici da considerare

Grazie all’avanzamento tecnologico della strumentazione laser, la chirurgia refrattiva è una pratica estremamente sicura. Come per qualunque altra operazione, però, esiste una piccolissima percentuale di rischio che può portare a delle complicazioni, seppur facilmente risolvibili. La visita di idoneità è fondamentale proprio per scongiurare questa possibilità. 

Complicazioni possibili

Scongiurata la gran parte dei rischi durante la visita pre-operatoria, alcune complicazioni possibili – seppur con una percentuale di rischio bassissima – sono: 

  • Regressione: seppur improbabile, in alcuni rari casi è possibile che nel tempo si presenti una perdita progressiva della stabilità visiva. Questa regressione può essere corretta ripetendo l’operazione. 
  • Secchezza oculare: si tratta di una problematica indipendente alla chirurgia refrattiva e che può colpire pazienti di ogni tipo, a causa di una scarsa o inadeguata produzione di lacrime naturali, con conseguenti arrossamenti, bruciori e visione offuscata. Questa problematica potrebbe rappresentare un effetto collaterale temporaneo della chirurgia refrattiva, da trattare con una terapia apposita. 
  • Infiammazioni o infezioni: in alcuni rarissimi casi è possibile che l’intervento causi lievi infiammazioni o infezioni all’occhio, che in genere possono però essere trattate efficacemente con appositi farmaci. 

Aloni o bagliori notturni: tra i rischi della chirurgia agli occhi – molto rari e presenti in genere negli interventi svolti con laser occhi di vecchia generazione – si può infine riscontrare  la visione di lampi di luce o aloni quando ci si trova al buio.

Vantaggi a lungo termine

Quando si parla dei benefici dell’intervento laser, il primo vantaggio che salta alla mente è la correzione dei difetti visivi in via definitiva. Si tratta però solamente della punta dell’iceberg.
Con la chirurgia refrattiva non dirai infatti addio solamente a miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia, ma anche a una serie di fastidi tipici di questi difetti e dell’uso continuativo di occhiali e lenti a contatto

Nello specifico il successo della chirurgia refrattiva ti permetterà di: 

  • Dire addio a occhiali e lenti a contatto, conquistando una totale libertà durante le attività quotidiane o situazioni particolari come lo sport e il nuoto. 
  • Ridurre le spese per l’acquisto e al mantenimento dei tradizionali supporti visivi (aggiornamento lenti, acquisto montatura, ricambio lenti a contatto e soluzione salina, etc.)
  • Eliminare i fastidi causati talvolta dalle lenti a contatto
  • Smettere di preoccuparti di occhiali bagnati, graffiati, appannati o di lenti perse inavvertitamente.
  • Ridurre il tempo necessario per togliere, rimettere e igienizzare occhiali e lenti. 
  • Riconquistare una maggiore sicurezza di te.
  • Avere una visione più nitida rispetto a quella offerta dai tradizionali supporti. 

Cosa aspettarsi il giorno dell’intervento

Affidarsi a una clinica specializzata in chirurgia refrattiva significa essere accolti e seguiti con empatia e comprensione durante tutto l’iter dell’intervento. Quando ti recherai in clinica infermieri e medici ti accoglieranno calorosamente e si occuperanno di te in ogni fase!

Procedure standard pre-operatorie

La chirurgia refrattiva è un insieme di tecniche laser veloci e sicure che non richiedono alcun tipo di ricovero, né una complessa procedura pre-operatoria. L’intervento si svolgerà in giornata.

Per verificare ancora una volta la tua idoneità all’intervento – nonché lo stato di salute dell’occhio sul momento – dopo il tuo arrivo in clinica l’equipe medica ti sottoporrà a ulteriori esami preoperatori agli occhi. In seguito verrai accompagnato in sala laser per l’intervento. 

Anestesia e durata dell’intervento

L’intervento di chirurgia refrattiva viene effettuato tramite anestesia locale agli occhi, che consiste nell’applicazione di gocce oculari a effetto anestetico. In seguito verrai sottoposto al laser, che agirà sulla cornea in modo diverso a seconda del tipo di trattamento richiesto dal difetto refrattivo e dallo stato dell’occhio. 

Anche la durata dell’intervento laser varia in base alla tecnica utilizzata, ma si parla di tempistiche molto brevi, ossia: 

  • ReLEx SMILE: l’applicazione del laser nella tecnica SMILE richiede circa 60 secondi, per una durata complessiva dell’intervento di 3 minuti per occhio. 
  • FemtoLasik: l’applicazione del laser richiede pochi minuti, per una durata complessiva di 5 minuti per occhio. 
  • PRK: l’operazione richiede complessivamente 5 minuti per occhio. 

Quando tornare alle attività quotidiane

Come per ogni intervento chirurgico, i tempi per il recupero post-operatorio sono soggettivi. Essi dipendono inoltre dalla tecnica utilizzata, che prevede tempi diversi per il totale recupero della stabilità visiva
In genere, l’utilizzo di laser avanzati ed efficienti offre al paziente un decorso post operatorio molto rapido e con poche limitazioni post-intervento

  • ReLEx SMILE: è possibile tornare a vedere completamente e svolgere le normali attività già il giorno successivo
  • FemtoLasik: sono sufficienti poche ore per un recupero totale della vista e pochi giorni per la ripresa delle attività. 
  • PRK: un po’ più lungo rispetto alle altre tecniche. È possibile recuperare la vista dopo qualche giorno, mentre la ripresa delle attività quotidiane avviene circa il quinto giorno dopo l’operazione. 

Queste tecniche all’avanguardia sono pensate per causare pochissimifastidi dopo l’intervento, che non richiede l’uso di bendaggi o trattamenti particolari, se non l’utilizzo di un collirio per mantenere l’occhio ben idratato.

Conclusioni

La chirurgia refrattiva non è solo una tecnica che permette di risolvere la gran parte dei difetti visivi, ma richiede anche pochi accorgimenti. Affidandosi a una clinica esperta, ascoltando con attenzione i consigli dell’equipe medica ed effettuando una visita di idoneità approfondita è possibile sottoporsi all’intervento abbassando rischi e complicazioni al minimo, per poi godersi una nuova vita senza occhiali e lenti a contatto! 

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