A prescindere dalla tecnica che sceglierai, l’intervento è sempre indolore. Prima di procedere, infatti, i medici anestetizzeranno gli occhi con un collirio anestetico. Dopo l’intervento potresti avvertire sensazioni di bruciore, lacrimazione e fotofobia per un breve periodo. Per alcune ore dopo l’intervento, è comune avere secchezza oculare e una sensazione di corpo estraneo nell’occhio.
In alcuni casi, la visione notturna potrebbe apparire sfocata con possibili aloni intorno alle luci. Questi sintomi, però, sono temporanei e svaniranno gradualmente con il decorso post-operatorio.
Il tempo di recupero visivo post-chirurgia può variare in base all’entità del difetto iniziale e alla tecnica chirurgica adottata.
Ad esempio, con la tecnica Lasik, molti pazienti hanno una visione chiara già il giorno successivo all’intervento, riuscendo addirittura a guidare. Altri, invece, potrebbero aver bisogno di un periodo di 3-10 giorni per una completa stabilizzazione della vista.
I rischi della chirurgia refrattiva sono minimi: le possibilità di avere delle complicazioni sono veramente remote e, ad ogni modo, non potrai mai perdere la vista completamente.
In genere, le complicazioni più comuni sono di tipo transitorio, come ad esempio l’occhio secco, la sensibilità alla luce o una visione offuscata o doppia. In una piccolissima percentuale di interventi, potrebbe esserci bisogno di correggere ulteriormente il risultato con un’altra seduta laser.
L’intervento di chirurgia refrattiva ti garantisce, nella maggior parte dei casi, una correzione permanente. Le tecniche laser, infatti, agiscono direttamente rimodellando la cornea, eliminando la causa del vizio di refrazione. Ci sono però dei casi in cui possono manifestarsi nuovi difetti con l’avanzare del tempo, come la presbiopia, che peggiorano la qualità della vista.
Nella stragrande maggioranza dei casi (oltre il 99%), non dovrai più indossare occhiali o lenti a contatto per correggere la vista. Nel raro caso in cui dovesse persistere un minimo difetto visivo, potrai effettuare un ulteriore ritocco chirurgico dopo l’intervento principale.
Non ci sono limiti d’età precisi per la chirurgia refrattiva. Si consiglia di sottoporsi al trattamento laser una volta raggiunta la maggiore età, che solitamente coincide con la stabilità del difetto visivo.
Inoltre dopo i 50 anni possono subentrare altri difetti visivi, come la presbiopia. Per questo, se hai superato questa età potresti comunque aver bisogno di occhiali per la lettura da vicino. Non ci sono invece problemi per la correzione di altri difetti come miopia e astigmatismo.
Prima dell’intervento dovrai svolgere una serie di esami preoperatori per valutare lo stato di salute dei tuoi occhi e capire se ci sono eventuali controindicazioni alla chirurgia laser. Questi test, effettuati con apparecchiature specializzate, analizzano vari aspetti, tra cui la forma e lo spessore della cornea, la produzione di lacrime e la qualità della visione binoculare.