L’avanzamento delle tecnologie in ambito oftalmologico ha fornito un contributo importante nella risoluzione delle più comuni problematiche visive, rendendo sempre più semplici e accessibili soluzioni un tempo considerate proibitive. Un aiuto fondamentale è offerto dalla chirurgia refrattiva, una tecnica di anno in anno sempre più avanzata che consiste nell’utilizzo di laser di ultima generazione per la correzione di miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia.
Malgrado l’enorme efficacia di questo intervento, sono ancora molte le persone che si approcciano al metodo con riluttanza, preoccupate non solo dallo svolgimento dell’operazione, ma anche dai tempi di recupero. Questa guida completa ti aiuterà a fare chiarezza sulle principali complicanze della chirurgia refrattiva e su come gestire il decorso post-operatorio!
Quanto dura il recupero?
Definire con precisione i tempi di recupero post-operatorio non è facile, poiché ogni tecnica laser per la chirurgia refrattiva prevede un decorso diverso, che va da poche ore a qualche giorno:
- ReLEx SMILE: il recupero della vista avviene il giorno successivo. Con le stesse tempistiche è possibile anche tornare a svolgere molte attività quotidiane.
- FemtoLasik: grazie a laser di ultima generazione, la vista viene recuperata completamente poche ore dopo l’intervento. In pochi giorni si possono riprendere alcune attività.
- PRK: richiede delle tempistiche un po’ più lunghe, dato che è possibile tornare a vedere bene qualche giorno dopo l’operazione. Per riprendere le attività normali è invece necessario qualche giorno in più, circa cinque dopo l’intervento.
Le fasi principali del processo di guarigione
La guarigione post-operatoria può variare da persona a persona, ma in linea di massima il notevole avanzamento nelle strumentazioni utilizzate per la correzione visiva offre un decorso privo di fastidi particolari, se non un po’ di offuscamento della vista e qualche bruciore. In genere le tappe del recupero dalla chirurgia laser occhi sono le seguenti:
- Prime 24 ore: possono manifestarsi bruciori e fastidi, pruriti e una sensazione di corpo estraneo negli occhi, nonché lacrimazioni, sensibilità alla luce e visione offuscata.
- Prime 3 settimane: la vista si definisce e in molti casi viene recuperata del tutto. Possono ancora presentarsi offuscamenti o sintomi di secchezza oculare e, in alcuni casi, sensibilità alla luce.
- Fino a 6 mesi: la guarigione è completa, tutte le attività vengono riprese senza problemi e i sintomi post-operatori si sono attenuati.
Prime 24 ore: cosa aspettarsi
Le prime 24 ore dopo l’operazione sono cruciali, poiché sono quelle in cui l’occhio ha più bisogno di riposo. Sebbene le tecniche laser per gli occhi siano sempre più performanti e meno invasive, si tratta comunque di un’operazione, e per questo è importante che il paziente torni a casa e tenga il più possibile gli occhi chiusi per facilitare il recupero della vista.
Nel primo giorno è possibile che ci siano alcuni fastidi e una maggiore sensibilità alla luce. Alcuni pazienti registrano una sensazione simile a quella causata da un corpo estraneo nell’occhio, a volte accompagnata da secchezza oculare o, al contrario, da lacrimazione. Questi sintomi sono del tutto normali e non devono destare preoccupazioni. Non è insolito nemmeno notare un visione offuscata rispetto al normale, durante il recupero post-operatorio.
Precauzioni da seguire dopo l’intervento
L’intervento di chirurgia refrattiva non richiede precauzioni complesse durante il recupero, ma sono comunque opportune piccole accortezze basilari, per facilitare la completa ripresa dell’occhio.
Protezione degli occhi: occhiali e visiere protettive
Dopo l’intervento di chirurgia refrattiva per abbandonare gli occhiali da vista e le lenti, il paziente non viene solitamente bendato, ma è importante indossare un semplice paio di occhiali da sole come metodo di protezione UV per gli occhi. Alcune cliniche – come nel caso di Vista Vision – si occupano personalmente di procurare al paziente questo accessorio, includendolo nel costo dell’intervento laser agli occhi.
L’occhiale da sole non è utile solamente come protezione UV per gli occhi e per ridurre i sintomi della fotofobia, ma anche per ridurre il rischio che l’occhio entri in contatto con agenti esterni che potrebbero potenzialmente causare un’infezione, come polvere e altre sostanze.
Oltre agli occhiali è anche consigliato utilizzare una visiera o delle bende protettive durante la notte, per evitare di toccare o graffiare inavvertitamente gli occhi.
Uso dei colliri prescritti
Nei giorni successivi all’operazione il paziente dovrà seguire una terapia farmacologica semplice, ma molto importante, solitamente fornita dalla clinica e accuratamente spiegata. La terapia può cambiare in base alla clinica o alle decisioni specifiche del medico oculista, ma di solito consiste nell’applicazione di appositi colliri post-operatori ad azione antibiotica, per scongiurare i principali rischi della chirurgia refrattiva, tra i quali spicca quello di infezioni.
In alcuni casi possono essere utilizzati anche dei prodotti alternativi per mantenere l’occhio idratato e combattere i sintomi della secchezza oculare che talvolta si presentano temporaneamente dopo il laser occhi. Solo in caso di bisogno vengono prescritti degli antidolorifici.
Evitare lo sfregamento degli occhi
Come anticipato sopra, nei primi giorni successivi all’intervento non è insolito percepire un po’ di fastidio o avvertire i tipici sintomi della secchezza oculare, come bruciore e lacrimazione. È molto importante in questi casi avere molta cura dell’igiene oculare ed evitare di strofinarsi gli occhi, per evitare alcune complicanze dopo la chirurgia refrattiva, come:
- Incremento del rischio di infezioni
- Lesioni alla superficie dell’occhio e alla cornea
- Irritazioni
- Aumento della pressione interna dell’occhio (con rischio di sviluppare glaucoma).
Attività da evitare
L’utilizzo di tecnologie laser ultramoderne e dalla precisione infinitesimale ha ridotto con il tempo la complessità del decorso post-operatorio, tanto che oggi non viene richiesto molto tempo prima di tornare a svolgere le normali attività quotidiane, come il lavoro, la lettura o la guida dopo l’intervento (che può riprendere addirittura il giorno successivo). Ci sono tuttavia alcune attività post-intervento che è bene evitare nelle prime settimane:
- Truccarsi gli occhi: le piccole particelle di make up a contatto con il contorno occhi potrebbe aumentare il rischio di infezioni. Per questo motivo si consiglia di evitarlo per almeno 2 settimane dopo l’intervento.
- Nuotare in mare o in piscina: il contatto dell’acqua salmastra e del cloro con l’occhio ha effetti irritanti. È bene dunque evitare queste attività, o al massimo utilizzare degli occhiali protettivi di buona qualità.
- Frequentare luoghi polverosi: polvere e fumo potrebbero irritare gli occhi e incrementare il rischio di infezioni. Per facilitare la guarigione è dunque opportuno ridurre l’esposizione a questi agenti esterni.
- Evitare gli sport pesanti: la ripresa dello sport dopo la chirurgia varia di caso in caso e deve essere discussa con il medico oculista. In genere avviene dalle due alle tre settimane successive, con il divieto assoluto di fare sforzi o esercitare sport di contatto nelle prime settimana dopo l’operazione.
- Esporre gli occhi al sole: come anticipato sopra, nei giorni successivi all’intervento esporsi alla luce del sole può essere fastidioso e causare potenzialmente dei danni agli occhi. L’utilizzo di occhiali da sole è consigliato per le prime 1-2 settimane.
- Lavarsi i capelli: sebbene possa sembrare apparentemente innocuo, il lavaggio dei capelli espone gli occhi a sostanze irritanti come saponi e balsami, e aumenta possibilmente il rischio di infezioni. Per questo motivo è meglio sospendere per un po’ questa attività, facendo anche molta attenzione quando ci si fa la doccia.
Gestione dei sintomi comuni
Malgrado il recupero della vista avvenga in tempistiche piuttosto brevi (un po’ più lunghe solo nel caso della PRK), è possibile che il decorso sia scandito da alcuni sintomi comuni.
Visione offuscata: è normale?
La stabilizzazione della vista dopo l’intervento di correzione visiva è un processo che avviene gradualmente e che può variare di caso in caso. Per questo motivo è del tutto normale avere la visione offuscata, soprattutto nelle prime 2 o 3 ore successive, ma anche in seguito e con frequenza irregolare, man mano che gli occhi si adattano alla nuova forma della cornea.
Alcune piccole fluttuazioni di questo fenomeno si possono registrare anche a distanza di molto tempo dalla chirurgia refrattiva, durante i mesi successivi all’intervento, seppur con frequenza e intensità sempre minore. Sarà tuttavia possibile comunicare questo effetto durante le visite di routine svolte presso la clinica curante, e – se l’offuscamento fosse notevole ed eccessivamente prolungato – è bene consultare l’oculista per un confronto.
Secchezza oculare: rimedi e prevenzione
Un altro sintomo piuttosto comune è la secchezza oculare, la cui causa diretta è la scarsa produzione di lacrime naturali come fonte di idratazione dell’occhio. Questa inefficienza può provocare fastidi di varia entità, tra cui irritazione, bruciore, prurito, visione offuscata, sensibilità alla luce, indolenzimento e formazione di muco all’interno dell’occhio.
Anche in questo caso si tratta di un sintomo che non deve destare preoccupazione – nei limiti della normalità – e che può essere ridotto attraverso una buona igiene oculare e l’utilizzo di lacrime artificiali, come dei semplici colliri post-operatori.
Importanza dei controlli oculistici post-operatori
Una volta terminato l’intervento il paziente non viene assolutamente lasciato a se stesso, ma seguito per tutta la durata del decorso attraverso regolari visite. I controlli oculistici servono per verificare i vari benefici della chirurgia refrattiva, per scongiurare eventuali complicanze della chirurgia refrattiva e confrontarsi su eventuali problematiche riscontrate o sintomi particolari.
In genere i controlli hanno una cadenza che corrisponde alle principali fasi del decorso e si svolgono – con differenze da una clinica all’altra – secondo queste tempistiche:
- Dopo 24 ore dall’intervento
- Dopo 7 giorni
- Dopo 30 giorni
- Dopo 6 mesi (in alcuni casi)
Quando tornare al lavoro
Come per tutto quello che riguarda il recupero post-operatorio, anche la ripresa del lavoro non segue delle tempistiche fisse, ma varia in base alla situazione, allo stato di salute e comfort del paziente e alla tecnica utilizzata.
Alcune persone sono in grado di riprendere alcune attività post-intervento semplici e poco faticose già il giorno successivo all’intervento (soprattutto in caso delle tecniche LASIK e Smile), ma è opportuno permettere all’occhio di riposare per 2-3 giorni prima di svolgere le normali attività quotidiane.
Sport e attività fisica: tempistiche e precauzioni
Come anticipato sopra, è importante evitare l’attività sportiva e sforzi nei giorni successivi all’intervento di correzione visiva. In genere la ripresa della normale attività fisica – sempre sotto consulto del medico oftalmologo – può avvenire attorno alle 2-3 settimane dopo l’intervento, godendo di una visione chiara.
Nelle prime fasi del recupero post-operatorio è comunque opportuno tutelare gli occhi con degli occhiali per la protezione UV agli occhi, in modo da ridurre l’impatto di eventuali urti e non mettere troppo la vista sotto sforzo in caso di esposizione alla luce del sole o ai riverberi.
Conclusioni
L’efficacia della chirurgia laser gli occhi offrono al paziente tempi di recupero sempre più brevi. È comunque importante concedere agli occhi un periodo di riposo, che varia a seconda della tecnica utilizzata e dello specifico caso. L’utilizzo di occhiali da sole e di colliri antibiotici permette di tutelare la vista nei primi giorni successivi all’intervento mentre è importante adottare alcune piccole accortezze per non mettere gli occhi sotto sforzo.