Qual è l’età giusta per un intervento oculistico? Ecco cosa sapere

età giusta per un intervento oculistico

I difetti visivi – miopia, astigmatismo, ipermetropia, presbiopia, ma anche la cataratta – sono problematiche estremamente comuni, che colpiscono individui molto diversi tra loro. Oltre agli anziani, che registrano un naturale abbassamento della vista per via dell’invecchiamento dell’occhio, anche i bambini spesso manifestano la necessità di utilizzare sistemi correttivi. 

Uno di questi è rappresentato dalla chirurgia oculistica, una pratica efficace e sicura, ma non adatta a tutte le età. Ecco tutto quello che c’è da sapere! 

Perché scegliere un intervento oculistico?

L’avanzamento delle tecniche di medicina oftalmica hanno messo a disposizione sistemi sempre più efficaci per la correzione della vista. Occhiali e lenti a contatto restano però quelli più immediati e meno invasivi. 

A pensarci bene, però, questi metodi sono meno pratici di quanto non si immagini e a lungo andare finiscono per evidenziare i propri limiti: 

  • Causano disagi durante l’attività fisica. 
  • Si appannano o si bagnano in condizioni atmosferiche avverse. 
  • Corrono il rischio di essere persi o rotti. 
  • Hanno bisogno di pulizia o manutenzione giornaliera. 
  • Possono causare affaticamento agli occhi, soprattutto nel caso delle lenti a contatto. 
  • Devono essere continuamente tolti e rimessi, per esempio prima di andare a dormire e appena svegli al mattino. 
  • A lungo andare causano spese ingenti per il loro acquisto e la manutenzione. 
  • Talvolta causano insoddisfazione e problemi di autostima.

Tutte queste ragioni – alcune pratiche, altre psicologiche – fanno sì che molte persone inizino a desiderare delle alternative che permettano loro di vivere la loro vita in modo più confortevole, senza disagi o senza essere schiavi di questi accessori. 

Una buona soluzione è la chirurgia oculistica, un termine ombrello che racchiude una serie di interventi per risolvere varie problematiche (un esempio la chirurgia refrattiva). A rendere particolarmente efficace l’intervento agli occhi è il fatto che si tratta di un trattamento sicuro ed efficace, in genere da svolgere solo una volta per risolvere definitivamente il problema.

Fattori che influenzano l’età ideale per un intervento oculistico

Malgrado l’estrema efficacia degli interventi di chirurgia oculare e la loro versatilità (possono essere infatti utilizzati per far fronte a moltissime problematiche visive), questi sistemi mostrano anche dei limiti, primo tra tutti quello relativo all’età dei pazienti
Esistono delle indicazioni in questo senso? Ci sono degli interventi specifici per ogni fascia d’età? 

Maturità dell’occhio: età minima consigliata

I difetti visivi si presentano indiscriminatamente a uomini e donne, a bambini e anziani, a individui sani o affetti da altre patologie. Esiste però un’ideale fascia d’età per la chirurgia oculare, per poter trarre il meglio dalle tecniche impiegate. 

L’età minima richiesta per sottoporsi a un intervento laser agli occhi (o qualunque altra tecnica) è 18 anni, non tanto per una questione di consensi, ma perché si ipotizza che in questo periodo della vita il difetto visivo da correggere sia in fase di stabilizzazione

Raggiungere la maggiore età non è però sufficiente: per ottenere l’idoneità alla chirurgia oculare è anche necessario che non ci siano stati peggioramenti rispetto all’ultima visita oculistica effettuata, ovvero che il difetto sia stabile da almeno un anno. 

Cambiamenti legati all’età avanzata

Se rispettare il limite d’età minima è molto importante per affrontare un’operazione senza rischi e con ottimi risultati, in genere i vincoli non sono così stringenti per quanto riguarda l’età massima, in condizioni ottimali di salute oculare. Esistono infatti tecniche specifiche che curano proprio dei difetti visivi tipici dell’età avanzata, come la chirurgia per la cataratta o il trattamento per la presbiopia

Ciò che rende talvolta i pazienti più anziani meno idonei a questo tipo di intervento non è infatti l’età in sé, quanto piuttosto lo stato dell’occhio dovuto proprio all’invecchiamento. Potrebbero manifestarsi per esempio più difetti refrattivi insieme, complicando l’intervento, oppure patologie oculistiche più delicate.

La chirurgia agli occhi per gli anziani non è dunque sconsigliata, ma richiede un po’ di attenzione in più, visite oculistiche più regolari e test specifici per scongiurare tutti i rischi del caso. 

chirurgia per la cataratta info

Condizioni mediche e oculari preesistenti

Finora abbiamo parlato di limiti d’età molto indicativi, facendo riferimento a pazienti che si trovano in un buono stato di salute. Esistono però condizioni mediche che potrebbero influenzare questi limiti, o addirittura precludere l’idoneità alla chirurgia oculare. 
Un soggetto la cui problematica visiva non si è stabilizzata anche in età adulta, per esempio, potrebbe dover attendere ancora per potersi sottoporre all’intervento agli occhi, mentre in presenza di difetti refrattivi gravi potrebbero non essere sufficienti le tradizionali tecniche di chirurgia oculare

Esistono inoltre delle patologie o delle condizioni dell’occhio che rendono il paziente non idoneo all’intervento, per evitare complicanze durante la chirurgia oculare

  • Cheratocono: una malattia progressiva che intacca la cornea, assottigliando la sua superficie, conferendole una forma irregolare e indebolendo la sua struttura. 
  • Glaucoma: patologia che porta alla degenerazione graduale del nervo ottico a causa di un aumento della pressione intraoculare. 
  • Cornea troppo sottile: condizione della cornea che la renderebbe troppo instabile per l’intervento. 
  • Malattie autoimmuni: influiscono sui tempi di recupero e sulla cicatrizzazione, aumentano il rischio di infezioni o aumentano i rischi a causa dei farmaci assunti. 
  • Secchezza oculare grave: problematica che si manifesta con bruciore, prurito, arrossamento e talvolta muco, e che potrebbe peggiorare con un intervento chirurgico agli occhi. 

Si tratta solo di una parte delle condizioni mediche che potrebbero negare l’idoneità. Prima di valutare l’ipotesi dell’intervento è bene parlare con il proprio medico e con un oculista esperto, in modo da valutare caso per caso. 

Interventi oculistici per diverse fasce di età

Come è stato anticipato nei paragrafi precedenti, non tutti gli interventi di chirurgia oculistica sono adatti a chiunque. Alcune tecniche possono essere impiegate senza troppe distinzioni, mentre alcuni soggetti – soprattutto i più anziani – tendono a rivolgersi a trattamenti diversi, in base alle loro esigenze

Giovani adulti (18-40 anni)

I pazienti più giovani, di età compresa tra i 18 e i 40 anni, si sottopongono in genere a tecniche di chirurgia refrattiva, ossia quel sottotipo di chirurgia oculistica che si occupa di correggere i difetti di rifrazione dell’occhio, come l’operazione per l’astigmatismo, per la miopia e per l’ipermetropia. Per questo motivo le tecniche più utilizzate – previa visita di idoneità – sono:

  • Chirurgia Lasik: tecnica che prevede l’utilizzo di due diversi tipi di laser di ultima generazione – femtosecondi e a eccimeri – per sollevare un piccolo lembo corneale e correggere i difetti della cornea. 
  • Chirurgia SMILE: attraverso l’utilizzo di un laser femtosecondi molto avanzato è possibile creare un lenticolo all’interno della cornea e poi estrarlo senza la creazione di alcun flap, per correggere il difetto. 
  • Chirurgia PRK: intervento superficiale che rimodella direttamente la cornea dopo aver asportato delicatamente un po’ di tessuto epiteliale. Adatta soprattutto ai difetti lievi. 

Età matura (40-60 anni)

Un individuo che rientra in questa fascia d’età può soffrire di difetti refrattivi di vario tipo, ma in genere con l’invecchiamento il cristallino perde la propria tipica elasticità e provoca nel paziente una difficoltà nella messa a fuoco delle immagini vicine. Questa problematica – chiamata presbiopia – viene spesso corretta con dei semplici occhiali da lettura,

Per questo motivo tra i metodi di chirurgia refrattiva più utilizzati in questa fase della vita spiccano le due principali tipologie di trattamento per la presbiopia: 

  • Supracor: questo intervento di correzione della vista consiste nel rimodellamento della cornea attraverso l’uso di un laser a eccimeri, sollevando un piccolo lembo corneale. 
  • Presbymax: anche questa tecnica consiste nel rimodellamento della cornea, tramite un laser femtosecondi

Anziani (oltre i 60 anni)

Le persone anziane o che hanno superato la mezza età – ossia dai 60 anni in poi – possono ancora essere idonee a molti interventi di chirurgia refrattiva, sebbene l’insorgere di alcune problematiche relative all’invecchiamento potrebbe abbassare la loro idoneità.

Statisticamente i trattamenti più utilizzati sono quelli che rientrano nella chirurgia per la cataratta, una patologia oculare che causa una lenta e progressiva perdita di lucidità del cristallino. Opacizzandosi, esso perde parte della propria capacità di trasmettere i raggi luminosi causando l’annebbiamento della vista
Questa problematica è legata all’invecchiamento dell’occhio e si manifesta con una maggiore incidenza oltre i 70 anni

Per questo motivo gran parte della chirurgia occhi negli anziani si concentra sulla risoluzione di questo problema, tramite un trattamento chiamato facoemulsificazione. Si tratta di una tecnica a ultrasuoni che frammenta i cristallini affetti da opacizzazione, che in seguito vengono sostituiti con delle lenti intraoculari.

Benefici e rischi da considerare

Il mondo della chirurgia oftalmica ha beneficiato di un notevole avanzamento tecnologico negli ultimi anni, che ha reso gli interventi estremamente affidabili. Per questo motivo i benefici della chirurgia sono numerosi, mentre i potenziali rischi sono quasi pari a zero!

I vantaggi delle tecniche moderne

Mentre l’utilizzo di occhiali e lenti a contatto può causare a lungo andare costi ingenti e fastidi da non sottovalutare, le moderne tecniche di chirurgia oculare rappresentano una soluzione rapida e sicura

Nello specifico, tra i numerosi benefici della chirurgia oculare spicca il fatto che: 

  • Gli interventi sono rapidi, sicuri e indolori: grazie a laser di ultima generazione, bastano pochi minuti per occhio per eliminare i difetti visivi. La percentuale di rischio è vicina allo zero, mentre i fastidi sono minimi. 
  • Il tasso di successo è molto alto: l’esperienza dell’equipe medica e le innovazioni nella chirurgia oculare fanno sì che la percentuale di successo sia quasi pari al 100%
  • Le tecniche sono risolutive: nella maggior parte dei casi l’intervento di chirurgia oculistica elimina i difetti visivi, senza bisogno di ritocchi, eliminando per sempre occhiali e lenti a contatto. Solo in rari casi è necessario correggere una piccola mancanza con l’uso di altri sistemi correttivi. 
  • Il recupero è rapido e poco fastidioso: i tempi di recupero post-operatorio cambiano in base ai tipi di intervento, alle tecniche utilizzate e alla singola esperienza del paziente, ma in linea di massima è possibile tornare alle normali attività pochi giorni dopo l’intervento

Potenziali complicanze e come prevenirle

Pur essendo sicura e indolore, e pur avendo una percentuale molto alta di successo, la chirurgia oculare è comunque un intervento e come tale prevede dei minimi fattori di rischio, che però possono essere scongiurati sottoponendosi a una visita di idoneità. Essa consiste in una serie di test e misurazioni molto approfondite che permettono ai medici di valutare lo stato di salute dell’occhio, la presenza di eventuali patologie. Si tratta di una fase di scrematura molto importante, poiché scongiura la gran parte dei rischi della chirurgia oculare. 

Per quanto riguarda invece complicanze della chirurgia oculare, è possibile andare incontro a questi disturbi dopo l’intervento: 

  • Secchezza oculare: che compare come effetto collaterale dell’operazione laser agli occhi, ma che può essere trattata con appositi colliri
  • Infezioni o infiammazioni: presenti in rari casi e trattabili con appositi prodotti antibiotici o antinfiammatori. 
  • Aloni notturni: soprattutto in caso di laser di vecchia generazione.  

Regressioni: in alcuni casi, anch’essi rari, nel tempo è possibile che l’occhio perda una piccola parte della propria acuità visiva.

Conclusioni

Grazie alla chirurgia oculare oggi è possibile far fronte a una gamma molto vasta di problematiche visive, che coinvolgono varie generazioni. Non tutte le età possono però sottoporsi agli interventi: la chirurgia è preclusa ai soggetti più giovani di 18 anni, ma anche a tutti coloro che presentano una problematica non stabilizzata o patologie particolari che indeboliscono l’occhio o il sistema immunitario. È proprio grazie a questi vincoli che le cliniche e gli oculisti possono offrire interventi sicuri ed efficaci!

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