La retina dell’occhio è il rivestimento più interno del bulbo oculare ed è sostanzialmente una membrana sottile formata da cellule pigmentate nervose e fotorecettori.
La funzione della retina è quella di trasformare gli stimoli luminosi in impulsi nervosi e la presenza di fotorecettori al suo interno consente la trasmissione delle informazioni al cervello tramite il nervo ottico.
Fra le cellule della retina troviamo in primo luogo i coni (responsabili della visione a colori, sensibili a luci molto intense) e i bastoncelli (sensibili alle luci a bassa intensità).
La retina può essere colpita da diversi tipi di malattie degenerative conseguenti a patologie generali (quali la sclerosi vascolare, l’ipertensione arteriosa o il diabete) o vascolari che hanno ripercussioni gravi sulla vista, differenti a seconda della zona retinica interessata.
Si distingue in proliferante (con presenza di neovasi, emorragie e membrane) e non proliferante (caratterizzata da microaneurismi, essudati e microemorragie). È una delle cause principali di ipovisione e cecità.
Il diabete colpisce il 4,5% della popolazione italiana, ossia circa 2.500.000 abitanti. Si tratta della malattia vascolare più frequente della retina che ha origine dal danno prodotto nei vasi retinici a causa della decompensazione metabolica che si ha nel diabete.
Inizialmente può essere asintomatica per manifestarsi solo quando ha raggiunto una fase avanzata con calo parziale o totale della vista.
Tipica della terza età, provoca il restringimento dei vasi arteriosi, alterazioni delle pareti vasali con formazione di essudati, emorragie e trombosi che danneggiano la retina.
Può essere congenita, giovanile o senile. Colpisce la macula, una parte fondamentale della retina, essenziale per la visione centrale.
Inoltre, esiste il pucker maculare, una condizione che si verifica quando la membrana che separa il vitreo dalla retina si ispessisce e si raggrinza.
Il foro maculare è una patologia che provoca la formazione di un foro al centro della retina, precisamente nella zona nota come macula. La macula ha un diametro di circa 5 mm. Al suo interno si trova la fovea, che è la parte più centrale e cruciale per la nitidezza visiva, e ha dimensioni non più grandi di una capocchia di uno spillo.
Si tratta di un’infiammazione della retina di origine infettiva, scatenata da batteri, virus, miceti ed in misura minore da protozoi e retinite non infettiva.
È una malattia ereditaria degenerativa dei fotorecettori della retina (coni e bastoncelli) dovuta a una malformazione degli stessi o anche della retina.
Le principali cause sono predisposizione genetica, miopia, degenerazioni periferiche, traumi, uveiti, ma anche invecchiamento dell’occhio, diabete e alcune malattie genetiche come Ehler Danlos e Marfan;